Invasione slava della penisola balcanica

L'invasione slava della penisola balcanica ebbe luogo in Età tardo-antica, tra la seconda metà del VI secolo e i primi decenni del VII, nel contesto di una serie di guerre dell'Impero sasanide e del Khanato degli Avari contro l'Impero romano d'Oriente. L'insediamento fu facilitato dal considerevole calo della popolazione dei Balcani durante la peste di Giustiniano. La spina dorsale del Khanato degli Avari consisteva di tribù protoslave che, dopo il fallito assedio di Costantinopoli nell'estate del 626, rimasero nella penisola balcanica, dove avevano occupato le province bizantine a sud dei fiumi Sava e Danubio, dal mare Adriatico verso l'Egeo fino al Mar Nero. Sfinita per diversi motivi e ridotta alla parte costiera della penisola, Bisanzio non fu in grado di combattere una guerra su due fronti per riconquistare i territori perduti, ma accettò il fatto di trovarsi degli Sclaveni insediati là ed entrò in alleanza con loro contro gli Avari e il primo Impero bulgaro.


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